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Politiche Imprenditoriali , Societarie e Sicurezza
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Archive for the ‘Senza categoria’

Approfondimento INAIL su scale, trabattelli, ponteggi

Aprile 11, 2016 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

L’Inail ha realizzato alcuni approfondimenti per immagini, facili da consultare, sull’uso in sicurezza di scale, trabattelli e ponteggi. Qui li trovate suddivisi per tema, con indice consultabile delle figure

Scale portatili 6689-quaderno-inail-scale-portatili

– Figura 1 – Scala trasformabile in posizione di scala doppia con tronco a sbalzo all’estremità superiore;
– Figura 2 – Scala movibile con piattaforma ai sensi della UNI EN 131-7;
– Figura 3 – Scala movibile con piattaforma ai sensi della UNI EN 131-7;
– Figura 4 – Scala doppia con piattaforma;
– Figura 5 – Scala trasformabile a tre tronchi in posizione di appoggio;
– Figura 6 – Scala telescopica;
– Figura 7 – Scala movibile con piattaforma ai sensi della UNI EN 131-7;
– Figura 8 – Scala a sfilo con meccanismo;
– Figura 9 – Scala trasformabile in posizione di scala doppia con tronco a sbalzo all’estremità superiore;
– Figura 10 – Scala semplice di appoggio.

Trabattelli 6690-quaderno-inail-trabattelli

– Figura 1 – Trabattello con scala a gradini (inclinazione 35° ≤ α ≤ 55°);
– Figura 2 – Trabattello con scala a pioli inclinata (inclinazione 60° ≤ α ≤ 75°);
– Figura 3 – Trabattello con scala a pioli verticale;
– Figura 4 – Trabattello con montaggio dal basso;
– Figura 5 – Utilizzo di un trabattello multiplo (se previsto dal fabbricante);
– Figura 6 – Utilizzo di due trabattelli con scala a pioli verticale;
– Figura 7 – Trabattello con telaio parapetto (montaggio dal basso);
– Figura 8 – Montaggio di un trabattello;
– Figura 9 – Trabattello per altezze elevate;
– Figura 10 – Trabattello per utilizzo su scale.

Ponteggi 6688-quaderno-inail-ponteggi

– Figura 1 – Principali requisiti dimensionali dei ponteggi fissi non in legno stabiliti dal d.lgs 81/08;
– Figura 2 – Ponteggio con parasassi e partenza larga;
– Figura 3 – Ponteggio utilizzato per la protezione dei bordi;
– Figura 4 – Ponteggio utilizzato per la protezione dei bordi;
– Figura 5 – Montaggio di un ponteggio con telaio parapetto (montaggio dal basso);
– Figura 6 – Ponteggio a montanti e traversi prefabbricati;
– Figura 7 – Ponteggio a montanti e traversi prefabbricati (dispositivo di bloccaggio tra l’elemento di partenza e il montante);
– Figura 8 – Ponteggio con telaio a elementi componibili;
– Figura 9 – Ponteggio multidirezionale a elevata larghezza del piano di calpestio;
– Figura 10 – Ponteggio a telai prefabbricati. Sistema di collegamento (morsetto con cuneo e rosetta).

 

 

Infortunio in itinere in bicicletta: circolare Inail

Aprile 11, 2016 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

Dopo l’aggiornamento della legge sull’infortunio avvenuta a fine 2015 con il Collegato Ambientale (legge 221/2015) alla Legge di stabilità 2016 il legislatore ha sancito espressamente che, a prescindere dal tratto stradale in cui l’evento si verifica, l‘infortunio in itinere occorso a bordo di un velocipede deve essere (posti i presupposti stabiliti dalla legge per la generalità degli infortuni in itinere) sempre ammesso all’indennizzo.

In particolare, riguardo il concetto di “uso necessitato” del mezzo privato la valutazione sui criteri risulta superflua per le biciclette, alla luce della legge 221/2015 in quanto il suo utilizzo è considerato dalla norma sempre necessitato e, quindi, equiparato a quello del mezzo pubblico o al percorso a piedi.

Allegato_alla_circolare_14_del_25_marzo_2016

 

Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto

Aprile 11, 2016 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

PROTEZIONESCAVI

La comunicazione nei cantieri esige un’efficacia estremamente rigorosa che consenta l’acquisizione rapida degli elementi di base indispensabili alla sicurezza del singolo lavoratore e a quella degli altri, soprattutto se stranieri. Per queste ragioni e per il superamento delle barriere linguistiche, problema che si aggiunge pericolosamente ai già molteplici rischi presenti in ogni cantiere edile, si è utilizzato uno strumento convenzionale, il libro, servendosi di una comunicazione non convenzionale, senza parole. Ogni informazione viene quindi veicolata unicamente dai disegni che assumono funzione didascalica, approfondendo al massimo il dettaglio di ogni particolare così da fornire il maggior numero possibile di indicazioni per il corretto utilizzo di dispositivi, attrezzature, opere provvisionali.

 

PROSSIMA SCADENZA PER LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI E DATORI DI LAVORO CHE SVOLGONO DIRETTAMENTE COMPITI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Aprile 06, 2016 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

Il primo quinquennio dall’entrata in vigore dell’Accordo Stato Regioni del 21/12/11 scade il giorno 11 gennaio 2017:
cosa devono fare le aziende per rispettare tale scadenza?

Vediamo più in dettaglio quali sono gli obblighi di aggiornamento della formazione sulla sicurezza. L’Accordo 21/12/11 “Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la formazione dei lavoratori, ai sensi dell’articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Rep. Atti n. 221/CSR) (G.U. n. 8 del 11-1-2012 )” dà precise indicazioni sulla periodicità e la durata degli aggiornamenti della formazione sulla sicurezza per i lavoratori, i dirigenti e i preposti.

Con riferimento ai Lavoratori, è previsto un aggiornamento quinquennale, di durata minima di 6 ore, per tutti e tre i livelli di rischio indicati nell’Accordo Stato Regioni 21/12/11, ovvero BASSO, MEDIO e ALTO.

Anche per i Dirigenti e i Preposti, come indicato al comma 7 dell’articolo 37 del D. Lgs. n. 81/08, si prevede un aggiornamento quinquennale, con durata minima di 6 ore in relazione ai propri compiti in materia di salute e sicurezza del lavoro.

All’interno del documento “Adeguamento e linee applicative degli accordi ex articolo 34, comma 2, e 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successive modificazioni e integrazioni” viene indicato che: “Al fine di favorire una rapida individuazione, anche nel caso in cui l’aggiornamento sia svolto in diverse occasioni nell’arco del quinquennio, dei termini per l’adempimento, si ritiene che i cinque anni di cui agli accordi decorrano sempre a far data dal giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’accordo e, pertanto, si considera il quinquennio successivo all’11 gennaio 2012. Quindi, la prossima scadenza da considerare, per i soggetti già formati alla data di pubblicazione degli accordi, cadrà sempre l’11 gennaio 2017. Con riferimento ai soggetti formati successivamente all’11 gennaio 2012, il termine iniziale per il calcolo del quinquennio per l’aggiornamento non può che essere, invece, quello della data dell’effettivo completamento del rispettivo percorso formativo, coerente con i contenuti degli accordi.”

Insomma:
tutti i lavoratori e i Datori di Lavoro che svolgono i compiti del servizio di prevenzione e protezione, già formati alla data di entrata in vigore degli Accordi del 21/12/11 (ossia prima del 11/01/2012), dovranno aggiornarsi entro il 11/01/2017.

Invece, per i lavoratori, dirigenti, preposti e datori di lavoro che svolgono direttamente i compiti del Servizio di Prevenzione e Protezione (DL SPP), formati successivamente all’entrata in vigore dell’Accordo del 21/12/11, ossia dopo il 11/01/2012, il quinquennio decorre dalla data di completamento dei rispettivi corsi base.

Autotrasporto: regolamento 165/2014-tachigrafo

Marzo 10, 2016 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

tachigrafo

Dal 2 marzo 2016 entrano a pieno regime le ulteriori disposizioni in materia di tachigrafo contenute nel Regolamento (UE) n. 165/2014. Gli articoli 24, 34 e 45 sono già entrati in vigore il 2 marzo 2015.

Dal 2 marzo 2016 entrano a pieno regime le ulteriori disposizioni in materia di tachigrafo contenute nel Regolamento (UE) n. 165/2014. Gli articoli 24, 34 e 45 sono già entrati in vigore il 2 marzo 2015.
Il provvedimento abroga le disposizioni del Regolamento (CEE) n. 3821/85, comprese quelle contenute nell’Allegato IB, e modifica il Regolamento (CE) n. 561/2006.
Il Regolamento è principalmente centrato a disciplinare le funzioni del tachigrafo, ma contiene, tra l’altro, disposizioni che riguardano le omologazioni, installazioni e riparazione dell’apparecchio, il rilascio, la durata, la validità della carta del conducente e dell’officina, nonché quelle relative all’introduzione di tachigrafi intelligenti (collegati ad un servizio di tracciamento satellitare e della connessione a distanza per la trasmissione dei dati, anche a postazioni di controllo situate lungo la strada).
Si prevede, altresì, la possibilità per gli Stati membri, in casi debitamente giustificati ed eccezionali, di rilasciare una carta del conducente temporanea e non rinnovabile valida per un massimo di 185 giorni, a un conducente che non ha la sua residenza abituale in uno Stato membro, a condizione che l’autista abbia un regolare rapporto di lavoro con un’impresa stabilita nello Stato membro di rilascio.
Il provvedimento, inoltre, prevede il rafforzamento dell’obbligo delle imprese di trasporto di garantire ai propri conducenti una formazione e istruzioni adeguate per quanto riguarda il buon funzionamento dei tachigrafi, sia digitali che analogici. Tale disposizione si pone in un “contesto” di continuità con quanto previsto dall’art. 10 del Regolamento (CE) n. 561/06.

Vedi anche: Regolamento+(CE)+n.+165_2014 (.pdf)

 

[Tratto da: confindustria.benevento.it ]

REACH: Regolamento (UE) 2016/266 della Commissione, del 7 dicembre 2015

Marzo 10, 2016 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

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Sulla Gazzetta ufficiale europea è stato pubblicato il Regolamento UE 2016/66/UE del 7 dicembre 2015 che aggiorna il Regolamento (CE) n. 440/2008 che istituiva dei metodi di prova per determinare le proprietà fisico-chimiche, la tossicità e l’ecotossicità delle sostanze chimiche applicabili ai fini del regolamento (CE) n. 1907/2006.

L’aggiornamento è dato dai nuovi e aggiornati metodi di prova adottati di recente dall’OCSE.

In particolare l’adeguamento contiene 20 metodi di prova che permettono la determinazione di una proprietà fisico-chimica ci cui, 11 nuovi, 3 aggiornati per la valutazione dell’ecotossicità, e 5 nuovi per valutare il destino e il comportamento ambientale.

Riferimenti normativi:
Regolamento (UE) 2016/266 della Commissione, del 7 dicembre 2015

REGOLAMENTO (UE) 2016/266 DELLA COMMISSIONE del 7 dicembre 2015 in formato PDF – CELEX-32016R0266-IT-TXT

MODELLO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO – MOVARISCH – Gennaio 2016

Febbraio 08, 2016 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

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Il 22 Gennaio 2016 è stato rilasciato un nuovo aggiornamento del Modello di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi per la salute ad uso delle piccole e medie imprese – Titolo IX Capo I – D.Lgs. 81/08.

Il “MoVaRisCh” , acronimo di Modello di Valutazione del Rischio Chimico è stato approvato dai gruppi tecnici delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Lombardia in applicazione alle Linee Guida del Titolo VII-bis D.Lgs. 626/94, divenuto poi Titolo IX Capo I Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (D.Lgs. 81/08), proposte dal Coordinamento Tecnico per la Sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome.

Il modello consente di effettuare la valutazione del rischio chimico per la salute dei lavoratori secondo quanto previsto dall’articolo 223 del D.Lgs. 81/08. e di identificare e dare il peso ai parametri indicati dall’articolo di legge, e dai quali non è possibile prescindere, per effettuare la valutazione del rischio chimico per la salute da parte delle imprese Artigiane, Industriali, del Commercio e dei Servizi.

Il modello ovviamente va inteso come un percorso di “facilitazione” che rende possibile classificare ogni lavoratore esposto ad agenti chimici pericolosi in rischio irrilevante per la salute o non irrilevante per la salute in considerazione agli adempimenti del Titolo IX Capo I D.Lgs .81/08 per quanto riguarda il rischio chimico per la salute dei lavoratori.

Di seguito riportiamo in formato PDF il nuovo aggiornamento. MoVaRisCh – Versione – 22 Gennaio 2016 (665.76 KB)

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[Tratto da: USL DI MODENA ]

Valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato nelle aziende

Gennaio 25, 2016 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

stress

L’INAL in collaborazione con la Regione Lombardia e il Centro regionale di riferimento per lo Stress lavoro correlato hanno realizzato un opuscolo sulla “Valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato nelle aziende”.
L’opuscolo, costituito di due parti.

La prima parte si occupa di spiegare:

  1. cos’è lo stress e lo stress lavoro-correlato;
  2. quali sono i fattori di rischio, i sintomi e la gestione.

La seconda parte invece tratta:

  1. il quadro normativo;
  2. i soggetti coinvolti;
  3. il percorso e gli strumenti di valutazione di tale rischio.

Inoltre sottolinea che:

  1. gli studi epidemiologici sul tema dello stress lavoro correlato affermano che più del 40% dei DL sostengono che i rischi psicosociali siano più difficili da riconoscere e gestire rispetto ai rischi chimici, acustici, sovraccarico biomeccanico ecc ecc..;
  2. circa 4 lavoratori su 10 ritengono che lo stress non venga gestito adeguatamente nel loro luogo di lavoro;
  3. 50-60% di tutte le giornate lavorative annue perse è dovuto allo SLC e ai rischi psicosociali.

In Italia invece:

  1. circa 1 lavoratore su 4 dichiara di soffrire di stress lavoro correlato;
  2. il 40% delle imprese italiane mostra interesse verso il fenomeno dello stress lavoro correlato;
  3. i principali ostacoli nell’affrontare lo SLC risiedono per il 58% delle aziende nella ”delicatezza della questione”, per il 46% nella ”mancanza di consapevolezza”.

Per approfondire l’argomento scarica il documento in PDF interattivo riportato di seguito!

Valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato nelle aziende (.pdf – 5,07 MB)

 

Ministero della Salute – Agenti inquinanti aria indoor

Gennaio 25, 2016 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

Cattura

Il Ministero della Salute in data 16 dicembre 2015 ha pubblicato degli opuscoli informativi sugli agenti inquinanti aria indoor con il fine di spiegare cosa sono, i loro effetti sulla salute, le misure da attuare per ridurre l’esposizione e le normative ad essi correlate.

In particolare ha pubblicato i seguenti opuscoli:

Opuscolo – Fumo di tabacco ambientale (ETS) (PDF 0.79 Mb)
Opuscolo – Ossido e biossido di azoto (NOx e NO2) (PDF 0.80 Mb)
Opuscolo – Ossidi di zolfo (SOx)(PDF 0.75 Mb)
Opuscolo – Monossido di carbonio (CO) (PDF 0.66 Mb)
Opuscolo – Idrocarburi aromatici policiclici (IPA) (PDF 0.69 Mb)
Opuscolo – Composti Organici Volatili (COV)(COV) (PDF 0.79 Mb)
Opuscolo – Formaldeide(PDF 0.88 Mb)
Opuscolo – Benzene(PDF 0.64 Mb)
Opuscolo – Particolato(PDF 0.74 Mb)
Opuscolo – Ozono (O3) (PDF 0.97 Mb)
Opuscolo – Amianto(PDF 0.71 Mb)
Opuscolo – Fibre minerali sintetiche (PDF 0.67 Mb)
Opuscolo – Agenti microbiologici (PDF 1.92 Mb)
Opuscolo – Acari(PDF 1.07 Mb)
Opuscolo – Derivati epidermici di animali domestici (PDF 0.83 Mb)
Opuscolo – Umidità e muffe (PDF 0.82 Mb)
Opuscolo – Radon(PDF 0.94 Mb)

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[Tratto da: Ministero della Salute ]

Rischio chimico, dall’Inail un nuovo manuale per prevenire gli infortuni nei laboratori

Gennaio 25, 2016 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

Solvente-chimico-aumenta-il-rischio-di-Parkinson

Il volume, realizzato dai ricercatori del dipartimento di Medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’Inail, è uno strumento di facile consultazione che attraverso schede, segnaletiche di sicurezza e focus sulle sostanze più utilizzate indica le procedure da seguire durante le attività di ricerca

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ROMA – Non solo chimici, biologici, medici e tecnici, ma anche tesisti, dottorandi e quanti, a fini di studio o ricerca, frequentano i locali dei laboratori e partecipano alle attività svolte in questi ambienti di lavoro. Si rivolge a loro il manuale informativo “Rischio Chimico”, realizzato dai ricercatori del dipartimento di Medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’Inail, che identifica, analizza e approfondisce il rischio chimico in specifici contesti lavorativi.

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Anche approfondimenti sui dispositivi di protezione. In 65 pagine, corredate di schede e tabelle, il volume fornisce riferimenti normativi, segnaletiche di sicurezza e focus sulle sostanze più utilizzate. Gli argomenti trattati spaziano dalla normativa europea per la classificazione e l’etichettatura di sostanze e miscele, ai principi generali di tutela e di controllo dell’esposizione, fino alla gestione delle emergenze in un laboratorio, anche con esempi di sostanze tra loro incompatibili. Non mancano, infine, approfondimenti e schede sui dispositivi di protezione, sia collettivi che individuali, idonei sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.

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Papaleo: “Necessaria una formazione dinamica”. “La particolarità dei laboratori di ricerca – sottolinea il coordinatore della pubblicazione, Bruno Papaleo – è che accanto a personale altamente qualificato e preparato, anche sulle norme di sicurezza, si trovano spesso tirocinanti o dottorandi che stanno completando il loro percorso di formazione e che non hanno ancora acquisito la formazione idonea in termini di prevenzione dei rischi per la salute e la sicurezza”. Inoltre le sostanze impiegate nei laboratori di ricerca “possono essere estremante diverse – aggiunge Papaleo – e anche nello stesso laboratorio è comune utilizzare per progetti diversi prodotti diversi. Questo evidentemente richiede un’informazione e formazione dinamica in merito al rischio chimico potenzialmente presente”.

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Le buone prassi da adottare. Le buone prassi riportate nel manuale indicano le corrette procedure da adottare quando, per esempio, si utilizzano cappe o bombole di gas compresso, oppure nella scelta dei dispositivi di protezione individuale, in relazione alla pericolosità dei prodotti chimici utilizzati. Altre buone prassi di carattere organizzativo riguardano invece le procedure di laboratorio o rivolte al singolo lavoratore, come le indicazioni sull’abbigliamento da indossare e i rischi legati all’utilizzo delle lenti a contatto.

 

“L’informazione essenziale strumento di prevenzione”. “Quando parliamo di rischio chimico – precisa Papaleo – la consapevolezza dei rischi per la salute e la conoscenza delle buone pratiche di lavoro può essere determinante nel prevenire eventuali infortuni o eventi avversi. Non a caso l’importanza del ruolo dell’informazione sui rischi è ribadita dalla stessa normativa ed è, insieme alla formazione, un essenziale strumento di prevenzione”.

MANUALE INFORMATIVO RISCHIO CHIMICO (.pdf – 3.66 MB)

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[Tratto da: INAIL ]