Poliss Formazione

Politiche Imprenditoriali , Societarie e Sicurezza
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Archive for Giugno, 2015

Agenti cancerogeni e mutageni

Giugno 12, 2015 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

L’opuscolo vuol essere uno strumento di ausilio nell’utilizzo e nella gestione degli agenti cancerogeni e/o mutageni sul luogo di lavoro.

 Destinato a lavoratori, datori di lavoro e RSPP, fornisce informazioni sulla gestione dei rischi connessi alla presenza di detti agenti nei luoghi di lavoro.

Dopo una panoramica su classificazione ed etichettatura di cancerogenicità e mutagenicità secondo la normativa vigente – aggiornata al Regolamento UE n.1272/2008 (CLP) – e sui meccanismi di cancerogenesi e mutagenesi, vengono descritte le principali misure da intraprendere per il controllo dell’esposizione degli addetti.
Segue una serie di Schede di facile consultazione, dedicate ai principali agenti cancerogeni e/o mutageni in ambito lavorativo, compresi i chemioterapici antiblastici, indi sono riportate le procedure basilari per lavorare in sicurezza.
[Tratto da: http://www.inail.it/internet/default/INAILcomunica/ListaPubblicazioni/p/DettaglioPubblicazioni/index.html?wlpnewPage_contentDataFile=UCM_181523&wlpnewPage__dettaglioDaArchivio=true&_windowLabel=newPage]

Avviso 4/2015 – Aziende con CIG

Giugno 12, 2015 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

Con l’Avviso 4/2015 Fondimpresa ha stanziato 10.000.000,00 di euro per continuare ad offrire opportunità di sostegno e rilancio a imprese e lavoratori coinvolti in stati di crisi aziendale.
Dalle ore 9:00 del 10 luglio 2015 fino al 16 ottobre 2015, le aziende aderenti al Fondo potranno presentare richiesta di piani formativi per l’adeguamento delle competenze e la riqualificazione dei lavoratori che subiscono sospensioni del rapporto di lavoro nell’ambito di accordi che prevedono l’utilizzo di ammortizzatori sociali.
La dotazione stanziata è suddivisa tra i seguenti Ambiti territoriali:

Ambiti Risorse
Nord (Val d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli V.G., Trentino Alto Adige) 5.680.000,00
Centro (Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise) 2.010.000,00
Sud e isole (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) 2.310.000,00


Elementi salienti dell’Avviso*
I Piani formativi finanziati possono essere sia aziendali, sia interaziendali e riguardare anche ambiti multi regionali. In nessun caso è previsto l’utilizzo dei voucher formativi.
L’intervento di Fondimpresa si attua con la concessione di un contributo aggiuntivo del Conto di Sistema fino all’importo massimo di 200.000 euro per azienda.

Quando un Piano riguarda la formazione di lavoratori di unità produttive o aziende collocate in più Ambiti, viene finanziato con le risorse dell’Ambito territoriale da cui proviene la maggioranza dei lavoratori sospesi posti in formazione nel Piano. La piattaforma informatica FPF declinerà la scelta degli ambiti nel seguente modo: Avviso 4/2015 – Nord; Avviso 4/2105 – Centro; Avviso 4/2015 – Sud e Isole.

Le imprese aderenti che richiedono il contributo del Conto di Sistema devono cofinanziare il 70% del costo del Piano con le risorse del proprio Conto Formazione, nel limite delle disponibilità esistenti su tale conto per tutte le proprie matricole INPS aderenti a Fondimpresa, secondo le modalità e le condizioni previste dall’Avviso. Saranno a breve disponibili nella sezione “Aggiornamenti” i fogli di lavoro per la simulazione Costo e Finanziamento.

Il Piano formativo deve essere presentato a Fondimpresa con le modalità stabilite nell’Avviso e nelle “Istruzioni e modelli dell’Avviso 4/2015” (allegato 3 dell’Avviso).

Per poter usufruire di questa opportunità è essenziale che l’azienda abbia effettuato le procedure di registrazione, che le consentono di controllare online il proprio conto.

 

*Si raccomanda la lettura integrale dell’Avviso e delle Istruzioni, con i relativi allegati.

testo integrale dell’avviso  (.pdf)

Avviso 4/2015 – Allegati

Allegato 01 : Dichiarazione di possesso dei requisiti  (.pdf)

Allegato 02 : Schema di garanzia fideiussoria per l’erogazione dell’anticipo  (.pdf)

Allegato 03 : Istruzioni e modelli  (.pdf)

Allegato 04 : Modello accordo sindacale  (.pdf)

Avviso 4/2015 – Modelli_Allegato3

Modello A : Comunicazione su verifiche e controlli in itinere ed ex post sui Piani finanziati  (.pdf)

Modello 1 : Schema di mandato collettivo con contestuale procura all’incasso  (.pdf)

Modello 2.1 : Dichiarazione di vidimazione registri presenze  (.pdf)

Modello 2.2 : Verbale visita verifica in itinere revisore  (.pdf)

Modello 2.3 : Certificazione revisore  (.pdf)

Modello 3 : Dichiarazione di non incompatibilità del revisore  (.pdf)

Modello 4.1  : Dichiarazione finale Azienda titolare/capofila  (.pdf)

Modello 4.2 : Dichiarazione finale Azienda aggregata (piano interaziendale)  (.pdf)

Modello 5 : Nota di debito  (.pdf)

Modello 6 : Registro Didattico e delle Presenze  (.pdf)

Modello 7 : Foglio firma partecipante fuori d’aula  (.pdf)

Modello 8 : Autocertificazione per partecipante per formazione in autoistruzione  (.pdf)

Modelli 9.1 e 9.2 : Foglio firma partecipante FAD  (.pdf)

Modello 10 : Descrizione delle attività preparatorie e di accompagnamento  (.pdf)

 

 

[ Tratto da: http://www.fondimpresa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=834:avviso-4-2015-aziende-con-cig&catid=66:avvisi-aperti&Itemid=320 ]

 

Trabattelli – Quaderno Tecnico

Giugno 10, 2015 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

Obiettivo dei Quaderni Tecnici è accrescere il livello di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili.

 Forniscono informative basate su leggi, circolari, norme tecniche specifiche e linee guida utili a individuare e perfezionare metodologie operative per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali.

I Quaderni sono rivolti a coloro che operano nell’ambito dei cantieri temporanei o mobili rappresentando un agile strumento sia per l’informazione e la formazione dei lavoratori sia per il miglioramento dell’organizzazione delle piccole e medie imprese.
I quaderni tecnici per i cantieri temporanei e mobili:
1. trabattelli (.pdf)
logo2013
[Tratto da: http://www.inail.it/internet/default/INAILcomunica/ListaPubblicazioni/p/DettaglioPubblicazioni/index.html?wlpnewPage_contentDataFile=UCM_181748&wlpnewPage__dettaglioDaArchivio=true&_windowLabel=newPage ]

Avviso 3/2015 – Innovazione tecnologica

Giugno 09, 2015 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

Con l’Avviso 3/2015 “Formazione a sostegno dell’innovazione tecnologica di prodotto e/o di processo nelle imprese aderenti” Fondimpresa finanzia progetti o interventi di innovazione tecnologica nelle imprese aderenti che riguardano l’introduzione di nuovi prodotti e/o un notevole miglioramento di quelli già esistenti, e che richiedono, in una o più fasi della realizzazione e/o del trasferimento, la formazione del personale interessato. Tale Avviso promuove il coinvolgimento delle PMI e delle grandi imprese nell’ambito di reti e filiere.

I Soggetti proponenti di seguito indicati potranno presentare richiesta di finanziamento nelle modalità previste dall’Avviso:

  1. le imprese beneficiarie dell’attività di formazione del Piano per i propri dipendenti, già aderenti a Fondimpresa alla data di presentazione della domanda di finanziamento;
  2. gli enti già iscritti, alla data di presentazione della domanda di finanziamento, nell’Elenco dei Soggetti proponenti qualificati da Fondimpresa, per la categoria III dell’innovazione tecnologica di processo e di prodotto, nel limite della classe di importo e dell’ambito territoriale di iscrizione.

Il Piano deve in ogni caso prevedere, a pena di esclusione, la partecipazione di uno dei soggetti di seguito elencati:

  1. Università pubbliche e private riconosciute,
  2. Enti di ricerca soggetti alla vigilanza del MIUR, laboratori pubblici e privati inclusi nell’apposito albo del MIUR;
  3. altri Organismi di ricerca in possesso dei requisiti indicati nell’Avviso 3/2015.

La dotazione finanziaria stanziata è di 10.000.000€ ed è suddivisa tra le seguenti macro-aree:

MACRO-AREE Stanziamento
(Euro)
A – Piani con aziende aderenti beneficiarie del NORD (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trento, Provincia di Bolzano).  3.660.000,00
B – Piani con aziende aderenti beneficiarie del CENTRO (Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise).  2.410.000,00
C – Piani con aziende aderenti beneficiarie del SUD E ISOLE (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna).  1.790.000,00
D – Piani con aziende aderenti beneficiarie di due o tre MACRO-AREE.  1.430.000,00
Risorse aggiuntive da assegnare ai piani idonei eccedenti lo stanziamento della macro-area, in ordine cronologico di presentazione in forma completa.  710.000,00
TOTALE  10.000.000,00 

I piani saranno valutati da una Commissione esaminatrice esterna. Lo sportello per la presentazione dei piani aprirà dalle ore 9.00 del 15 luglio 2015 fino alle ore 13.00 del 30 giugno 2016.

[Tratto da: http://www.fondimpresa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=830:avviso-3-2015-innovazione-tecnologica&catid=17:avvisi-aperti ]

Bando Isi 2014: il 25 giugno la fase di inoltro delle domande di accesso ai finanziamenti

Giugno 08, 2015 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

Dalle ore 16 alle 16,30 il terzo step della procedura per l’assegnazione dei 267 milioni di euro messi a disposizione dall’Inail a favore del sistema produttivo italiano. Le aziende potranno inviare, attraverso il portale dell’Istituto, la richiesta di ammissione al contributo utilizzando il proprio codice identificativo

ROMA – È prevista per giovedì 25 giugno la terza fase della procedura per l’assegnazione dei 267 milioni di euro di incentivi a fondo perduto che l’Inailha messo a disposizione del sistema produttivo italiano con il bando Isi 2014. Dalle ore 16 alle 16,30 le imprese potranno, infatti, inviare attraverso lo sportello informatico sul portale dell’Istituto la domanda di ammissione al contributo, utilizzando il codice identificativo che è stato loro attribuito a seguito dell’inserimento online del proprio progetto. Le regole tecniche per l’inoltro delle domande online saranno pubblicate entro il 18 giugno.

Lo stanziamento è ripartito in budget regionali. L’incentivo Isi – ripartito in budget regionali che tengono conto del numero dei lavoratori e dell’indice di gravità degli infortuni rilevato sul territorio – sarà assegnato fino all’esaurimento sulla base dell’ordine cronologico di arrivo delle domande di partecipazione ed è cumulabile con benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito quali quelli gestiti dal Fondo di garanzia delle piccole e medie imprese e da Ismea. Gli elenchi in ordine cronologico di tutte le domande inoltrate saranno pubblicati sul portale Inail, con l’indicazione di quelle collocate in posizione utile per accedere al contributo.

In cinque anni assegnato oltre un miliardo di euro. Lo stanziamento di 267 milioni rappresenta la quinta tranche di un finanziamento complessivo pari a oltre un miliardo di euro che l’Inail ha disposto a partire dal 2010 per sostenere la realizzazione di progetti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro o per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale da parte delle imprese. Come già disposto nel precedente bando Isi 2013, in considerazione della difficile congiuntura economica è stata mantenuta la maggiorazione al 65% della copertura dei costi di ogni progetto ammesso al finanziamento, per un importo compreso tra un minimo di cinquemila e un massimo di 130mila euro (il limite minimo non è previsto, però, per le imprese che impiegano fino a 50 lavoratori che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale).

[Tratto da: http://www.inail.it/internet/salastampa/SalastampaContent/PeriGiornalisti/news/p/dettaglioNews/index.html?wlpT1405290831389345366126_contentDataFile=UCM_182197&_windowLabel=T1405290831389345366126 ]

Quello stress che “brucia” l’insegnante: i consigli dell’Inail per prevenire il burnout

Giugno 08, 2015 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

E’ uno stato di esaurimento fisico e mentale che mina la produttività e che vede i docenti tra le categorie professionali più a rischio. Sul portale dell’Istituto una scheda curata dal Dimeila propone consigli e strategie di contrasto per migliorare non solo il benessere delle persone ma anche il più generale ambiente scolastico

ROMA – “Bruciato”, “fuso” è il significato letterale di “burnout”, termine che indica quella situazione di stress e disagio lavorativo cronico che – come rivelano diverse ricerche in materia – vede negli insegnanti una delle categorie professionali più colpite. Per aiutare i docenti – e tutto il mondo scolastico – a prevenire questa sindrome e offrire loro suggerimenti utili ai fini del contrasto l’Inail ha recentemente pubblicato sul proprio portale istituzionale la scheda informativa “Burnout e insegnamento”, curata dal dipartimento di Medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila).

Una categoria sempre più a rischio. Valutata inizialmente come malattia professionale specifica delle attività socio-sanitarie, il burnout si riscontra, in realtà, in tutte le professioni basate sui rapporti interpersonali che comportano un elevato investimento emotivo, colpendo soprattutto i soggetti più motivati e con elevate aspettative nei confronti del lavoro. Tra le categorie particolarmente esposte al rischio spicca, così, quella degli insegnanti. Le conseguenze del burnout – si legge nella scheda – “variano da forme più lievi (assenteismo, lieve somatizzazione, deterioramento della prestazione lavorativa) a manifestazioni gravi (sintomi psico-fisici importanti, richiesta di trasferimento, abbandono volontario del posto di lavoro)”.

Tanti i fattori che lo provocano: dalle classi numerose alla troppe pratiche burocratiche. Nel documento curato da Marta Petyx, ricercatrice del Dimeila, sono analizzati i fattori che – per la natura intrinseca dell’insegnamento – possono rappresentare delle potenziali cause di stress: tra questi, le condizioni di lavoro (classi numerose, aule ristrette, carenza di attrezzature didattiche e logistiche), l’organizzazione scolastica (orari e riunioni, eccessive pratiche burocratiche, comunicazione interna poco chiara, carenza di percorsi di aggiornamento) e il complesso delle politiche scolastiche (quadro normativo culturale e pedagogico in continua evoluzione, limitata possibilità di carriera, retribuzione insoddisfacente, precarietà e mobilità).

Come prevenirlo: consapevolezza di sé e delle proprie esigenze. Per prevenire il “rischio burnout” l’insegnante, come indicato nella scheda, può ricorrere ad alcune strategie in grado di agire sua sulla sfera personale che su quella professionale. Innanzitutto è importante acquisire consapevolezza di sé e delle proprie esigenze, prestando attenzione ai primi sintomi psicosomatici e attivandosi ad interpellare esperti. È importante anche affrontare gli insuccessi lavorativi come un momento transitorio e costruttivo, imparando a gestirli diversamente (per esempio corsi di formazione e letture specializzate), porsi obiettivi realistici – tenendo presente i limiti propri e dell’organizzazione – e impegnarsi per raggiungerli (strutturando il tempo lavorativo in modo efficace e flessibile).

Migliorare la comunicazione e le relazioni all’interno del contesto lavorativo. Tra le ulteriori strategie consigliate dai ricercatori del Dimeila anche l’attivazione di una rete sociale e l’organizzazione di occasioni conviviali all’interno della scuola al fine di migliorare la comunicazione e le relazioni all’interno del contesto lavorativo. Ulteriori fattori sui quali agire, infine: “imparare strategie per gestire il carico emotivo e individuare fonti di soddisfazioni e gratificazioni anche esterne al contesto lavorativo; formulare al dirigente proposte per ottimizzare gli aspetti critici a livello organizzativo (preferibilmente insieme ad altri colleghi che sperimentano le stesse difficoltà); valorizzare se stessi e le proprie potenzialità proponendosi per gestire particolari ambiti dell’organizzazione scolastica (formazione, rapporti con il territorio, progettualità specifiche)”.

Compiti dell’organizzazione scolastica. Ridurre il “rischio burnout” è, dunque, un fattore strategico per incrementare il benessere organizzativo e migliorare l’ambiente scolastico. “Secondo l’art. 6 dell’Accordo Europeo sullo stress lavoro-correlato spetta al datore di lavoro stabilire misure adeguate per la prevenzione e la riduzione dello stress – si legge nella scheda – e attuarle con la partecipazione e la collaborazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti”. Tre le direttrici sulle quali intervenire: il complesso generale della gestione e comunicazione; la formazione (stimolare la consapevolezza degli insegnanti, aiutarli a comprendere le cause dello stress e il modo in cui affrontarlo) e, infine, l’informazione e la consultazione dei lavoratori (fornire conoscenze aggiornate rispetto all’organizzazione scolastica, coinvolgere i docenti nelle decisioni e nella gestione).

Tratto da: http://www.inail.it/internet/salastampa/SalastampaContent/PeriGiornalisti/news/p/dettaglioNews/index.html?wlpinternet_salastampa_salastampahome_newsnewsletter_1_contentDataFile=UCM_182252&_windowLabel=internet_salastampa_salastampahome_newsnewsletter_1