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Archive for Giugno 8th, 2015

Bando Isi 2014: il 25 giugno la fase di inoltro delle domande di accesso ai finanziamenti

Giugno 08, 2015 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

Dalle ore 16 alle 16,30 il terzo step della procedura per l’assegnazione dei 267 milioni di euro messi a disposizione dall’Inail a favore del sistema produttivo italiano. Le aziende potranno inviare, attraverso il portale dell’Istituto, la richiesta di ammissione al contributo utilizzando il proprio codice identificativo

ROMA – È prevista per giovedì 25 giugno la terza fase della procedura per l’assegnazione dei 267 milioni di euro di incentivi a fondo perduto che l’Inailha messo a disposizione del sistema produttivo italiano con il bando Isi 2014. Dalle ore 16 alle 16,30 le imprese potranno, infatti, inviare attraverso lo sportello informatico sul portale dell’Istituto la domanda di ammissione al contributo, utilizzando il codice identificativo che è stato loro attribuito a seguito dell’inserimento online del proprio progetto. Le regole tecniche per l’inoltro delle domande online saranno pubblicate entro il 18 giugno.

Lo stanziamento è ripartito in budget regionali. L’incentivo Isi – ripartito in budget regionali che tengono conto del numero dei lavoratori e dell’indice di gravità degli infortuni rilevato sul territorio – sarà assegnato fino all’esaurimento sulla base dell’ordine cronologico di arrivo delle domande di partecipazione ed è cumulabile con benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito quali quelli gestiti dal Fondo di garanzia delle piccole e medie imprese e da Ismea. Gli elenchi in ordine cronologico di tutte le domande inoltrate saranno pubblicati sul portale Inail, con l’indicazione di quelle collocate in posizione utile per accedere al contributo.

In cinque anni assegnato oltre un miliardo di euro. Lo stanziamento di 267 milioni rappresenta la quinta tranche di un finanziamento complessivo pari a oltre un miliardo di euro che l’Inail ha disposto a partire dal 2010 per sostenere la realizzazione di progetti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro o per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale da parte delle imprese. Come già disposto nel precedente bando Isi 2013, in considerazione della difficile congiuntura economica è stata mantenuta la maggiorazione al 65% della copertura dei costi di ogni progetto ammesso al finanziamento, per un importo compreso tra un minimo di cinquemila e un massimo di 130mila euro (il limite minimo non è previsto, però, per le imprese che impiegano fino a 50 lavoratori che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale).

[Tratto da: http://www.inail.it/internet/salastampa/SalastampaContent/PeriGiornalisti/news/p/dettaglioNews/index.html?wlpT1405290831389345366126_contentDataFile=UCM_182197&_windowLabel=T1405290831389345366126 ]

Quello stress che “brucia” l’insegnante: i consigli dell’Inail per prevenire il burnout

Giugno 08, 2015 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

E’ uno stato di esaurimento fisico e mentale che mina la produttività e che vede i docenti tra le categorie professionali più a rischio. Sul portale dell’Istituto una scheda curata dal Dimeila propone consigli e strategie di contrasto per migliorare non solo il benessere delle persone ma anche il più generale ambiente scolastico

ROMA – “Bruciato”, “fuso” è il significato letterale di “burnout”, termine che indica quella situazione di stress e disagio lavorativo cronico che – come rivelano diverse ricerche in materia – vede negli insegnanti una delle categorie professionali più colpite. Per aiutare i docenti – e tutto il mondo scolastico – a prevenire questa sindrome e offrire loro suggerimenti utili ai fini del contrasto l’Inail ha recentemente pubblicato sul proprio portale istituzionale la scheda informativa “Burnout e insegnamento”, curata dal dipartimento di Medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila).

Una categoria sempre più a rischio. Valutata inizialmente come malattia professionale specifica delle attività socio-sanitarie, il burnout si riscontra, in realtà, in tutte le professioni basate sui rapporti interpersonali che comportano un elevato investimento emotivo, colpendo soprattutto i soggetti più motivati e con elevate aspettative nei confronti del lavoro. Tra le categorie particolarmente esposte al rischio spicca, così, quella degli insegnanti. Le conseguenze del burnout – si legge nella scheda – “variano da forme più lievi (assenteismo, lieve somatizzazione, deterioramento della prestazione lavorativa) a manifestazioni gravi (sintomi psico-fisici importanti, richiesta di trasferimento, abbandono volontario del posto di lavoro)”.

Tanti i fattori che lo provocano: dalle classi numerose alla troppe pratiche burocratiche. Nel documento curato da Marta Petyx, ricercatrice del Dimeila, sono analizzati i fattori che – per la natura intrinseca dell’insegnamento – possono rappresentare delle potenziali cause di stress: tra questi, le condizioni di lavoro (classi numerose, aule ristrette, carenza di attrezzature didattiche e logistiche), l’organizzazione scolastica (orari e riunioni, eccessive pratiche burocratiche, comunicazione interna poco chiara, carenza di percorsi di aggiornamento) e il complesso delle politiche scolastiche (quadro normativo culturale e pedagogico in continua evoluzione, limitata possibilità di carriera, retribuzione insoddisfacente, precarietà e mobilità).

Come prevenirlo: consapevolezza di sé e delle proprie esigenze. Per prevenire il “rischio burnout” l’insegnante, come indicato nella scheda, può ricorrere ad alcune strategie in grado di agire sua sulla sfera personale che su quella professionale. Innanzitutto è importante acquisire consapevolezza di sé e delle proprie esigenze, prestando attenzione ai primi sintomi psicosomatici e attivandosi ad interpellare esperti. È importante anche affrontare gli insuccessi lavorativi come un momento transitorio e costruttivo, imparando a gestirli diversamente (per esempio corsi di formazione e letture specializzate), porsi obiettivi realistici – tenendo presente i limiti propri e dell’organizzazione – e impegnarsi per raggiungerli (strutturando il tempo lavorativo in modo efficace e flessibile).

Migliorare la comunicazione e le relazioni all’interno del contesto lavorativo. Tra le ulteriori strategie consigliate dai ricercatori del Dimeila anche l’attivazione di una rete sociale e l’organizzazione di occasioni conviviali all’interno della scuola al fine di migliorare la comunicazione e le relazioni all’interno del contesto lavorativo. Ulteriori fattori sui quali agire, infine: “imparare strategie per gestire il carico emotivo e individuare fonti di soddisfazioni e gratificazioni anche esterne al contesto lavorativo; formulare al dirigente proposte per ottimizzare gli aspetti critici a livello organizzativo (preferibilmente insieme ad altri colleghi che sperimentano le stesse difficoltà); valorizzare se stessi e le proprie potenzialità proponendosi per gestire particolari ambiti dell’organizzazione scolastica (formazione, rapporti con il territorio, progettualità specifiche)”.

Compiti dell’organizzazione scolastica. Ridurre il “rischio burnout” è, dunque, un fattore strategico per incrementare il benessere organizzativo e migliorare l’ambiente scolastico. “Secondo l’art. 6 dell’Accordo Europeo sullo stress lavoro-correlato spetta al datore di lavoro stabilire misure adeguate per la prevenzione e la riduzione dello stress – si legge nella scheda – e attuarle con la partecipazione e la collaborazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti”. Tre le direttrici sulle quali intervenire: il complesso generale della gestione e comunicazione; la formazione (stimolare la consapevolezza degli insegnanti, aiutarli a comprendere le cause dello stress e il modo in cui affrontarlo) e, infine, l’informazione e la consultazione dei lavoratori (fornire conoscenze aggiornate rispetto all’organizzazione scolastica, coinvolgere i docenti nelle decisioni e nella gestione).

Tratto da: http://www.inail.it/internet/salastampa/SalastampaContent/PeriGiornalisti/news/p/dettaglioNews/index.html?wlpinternet_salastampa_salastampahome_newsnewsletter_1_contentDataFile=UCM_182252&_windowLabel=internet_salastampa_salastampahome_newsnewsletter_1