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Archive for Gennaio 25th, 2016

Valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato nelle aziende

Gennaio 25, 2016 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

stress

L’INAL in collaborazione con la Regione Lombardia e il Centro regionale di riferimento per lo Stress lavoro correlato hanno realizzato un opuscolo sulla “Valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato nelle aziende”.
L’opuscolo, costituito di due parti.

La prima parte si occupa di spiegare:

  1. cos’è lo stress e lo stress lavoro-correlato;
  2. quali sono i fattori di rischio, i sintomi e la gestione.

La seconda parte invece tratta:

  1. il quadro normativo;
  2. i soggetti coinvolti;
  3. il percorso e gli strumenti di valutazione di tale rischio.

Inoltre sottolinea che:

  1. gli studi epidemiologici sul tema dello stress lavoro correlato affermano che più del 40% dei DL sostengono che i rischi psicosociali siano più difficili da riconoscere e gestire rispetto ai rischi chimici, acustici, sovraccarico biomeccanico ecc ecc..;
  2. circa 4 lavoratori su 10 ritengono che lo stress non venga gestito adeguatamente nel loro luogo di lavoro;
  3. 50-60% di tutte le giornate lavorative annue perse è dovuto allo SLC e ai rischi psicosociali.

In Italia invece:

  1. circa 1 lavoratore su 4 dichiara di soffrire di stress lavoro correlato;
  2. il 40% delle imprese italiane mostra interesse verso il fenomeno dello stress lavoro correlato;
  3. i principali ostacoli nell’affrontare lo SLC risiedono per il 58% delle aziende nella ”delicatezza della questione”, per il 46% nella ”mancanza di consapevolezza”.

Per approfondire l’argomento scarica il documento in PDF interattivo riportato di seguito!

Valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato nelle aziende (.pdf – 5,07 MB)

 

Ministero della Salute – Agenti inquinanti aria indoor

Gennaio 25, 2016 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

Cattura

Il Ministero della Salute in data 16 dicembre 2015 ha pubblicato degli opuscoli informativi sugli agenti inquinanti aria indoor con il fine di spiegare cosa sono, i loro effetti sulla salute, le misure da attuare per ridurre l’esposizione e le normative ad essi correlate.

In particolare ha pubblicato i seguenti opuscoli:

Opuscolo – Fumo di tabacco ambientale (ETS) (PDF 0.79 Mb)
Opuscolo – Ossido e biossido di azoto (NOx e NO2) (PDF 0.80 Mb)
Opuscolo – Ossidi di zolfo (SOx)(PDF 0.75 Mb)
Opuscolo – Monossido di carbonio (CO) (PDF 0.66 Mb)
Opuscolo – Idrocarburi aromatici policiclici (IPA) (PDF 0.69 Mb)
Opuscolo – Composti Organici Volatili (COV)(COV) (PDF 0.79 Mb)
Opuscolo – Formaldeide(PDF 0.88 Mb)
Opuscolo – Benzene(PDF 0.64 Mb)
Opuscolo – Particolato(PDF 0.74 Mb)
Opuscolo – Ozono (O3) (PDF 0.97 Mb)
Opuscolo – Amianto(PDF 0.71 Mb)
Opuscolo – Fibre minerali sintetiche (PDF 0.67 Mb)
Opuscolo – Agenti microbiologici (PDF 1.92 Mb)
Opuscolo – Acari(PDF 1.07 Mb)
Opuscolo – Derivati epidermici di animali domestici (PDF 0.83 Mb)
Opuscolo – Umidità e muffe (PDF 0.82 Mb)
Opuscolo – Radon(PDF 0.94 Mb)

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[Tratto da: Ministero della Salute ]

Rischio chimico, dall’Inail un nuovo manuale per prevenire gli infortuni nei laboratori

Gennaio 25, 2016 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

Solvente-chimico-aumenta-il-rischio-di-Parkinson

Il volume, realizzato dai ricercatori del dipartimento di Medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’Inail, è uno strumento di facile consultazione che attraverso schede, segnaletiche di sicurezza e focus sulle sostanze più utilizzate indica le procedure da seguire durante le attività di ricerca

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ROMA – Non solo chimici, biologici, medici e tecnici, ma anche tesisti, dottorandi e quanti, a fini di studio o ricerca, frequentano i locali dei laboratori e partecipano alle attività svolte in questi ambienti di lavoro. Si rivolge a loro il manuale informativo “Rischio Chimico”, realizzato dai ricercatori del dipartimento di Medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’Inail, che identifica, analizza e approfondisce il rischio chimico in specifici contesti lavorativi.

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Anche approfondimenti sui dispositivi di protezione. In 65 pagine, corredate di schede e tabelle, il volume fornisce riferimenti normativi, segnaletiche di sicurezza e focus sulle sostanze più utilizzate. Gli argomenti trattati spaziano dalla normativa europea per la classificazione e l’etichettatura di sostanze e miscele, ai principi generali di tutela e di controllo dell’esposizione, fino alla gestione delle emergenze in un laboratorio, anche con esempi di sostanze tra loro incompatibili. Non mancano, infine, approfondimenti e schede sui dispositivi di protezione, sia collettivi che individuali, idonei sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.

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Papaleo: “Necessaria una formazione dinamica”. “La particolarità dei laboratori di ricerca – sottolinea il coordinatore della pubblicazione, Bruno Papaleo – è che accanto a personale altamente qualificato e preparato, anche sulle norme di sicurezza, si trovano spesso tirocinanti o dottorandi che stanno completando il loro percorso di formazione e che non hanno ancora acquisito la formazione idonea in termini di prevenzione dei rischi per la salute e la sicurezza”. Inoltre le sostanze impiegate nei laboratori di ricerca “possono essere estremante diverse – aggiunge Papaleo – e anche nello stesso laboratorio è comune utilizzare per progetti diversi prodotti diversi. Questo evidentemente richiede un’informazione e formazione dinamica in merito al rischio chimico potenzialmente presente”.

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Le buone prassi da adottare. Le buone prassi riportate nel manuale indicano le corrette procedure da adottare quando, per esempio, si utilizzano cappe o bombole di gas compresso, oppure nella scelta dei dispositivi di protezione individuale, in relazione alla pericolosità dei prodotti chimici utilizzati. Altre buone prassi di carattere organizzativo riguardano invece le procedure di laboratorio o rivolte al singolo lavoratore, come le indicazioni sull’abbigliamento da indossare e i rischi legati all’utilizzo delle lenti a contatto.

 

“L’informazione essenziale strumento di prevenzione”. “Quando parliamo di rischio chimico – precisa Papaleo – la consapevolezza dei rischi per la salute e la conoscenza delle buone pratiche di lavoro può essere determinante nel prevenire eventuali infortuni o eventi avversi. Non a caso l’importanza del ruolo dell’informazione sui rischi è ribadita dalla stessa normativa ed è, insieme alla formazione, un essenziale strumento di prevenzione”.

MANUALE INFORMATIVO RISCHIO CHIMICO (.pdf – 3.66 MB)

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[Tratto da: INAIL ]