Poliss Formazione

Politiche Imprenditoriali , Societarie e Sicurezza
Subscribe

Valutazione del rischio e RLS: strumenti e modalità operative della consultazione e della partecipazione

Maggio 13, 2015 By: PolissFormazione Category: Senza categoria

Un’efficace consultazione e conseguente partecipazione attiva del RLS al processo di valutazione del rischio sono necessari per una corretta identificazione dei reali fattori di pericolo e nella conseguente definizione di scelte appropriate da parte del Datore di Lavoro nell’ambito del sistema di prevenzione e protezione aziendale.

La partecipazione attiva si ottiene con modalità operative che garantiscano al RLS di svolgere efficacemente il proprio ruolo e attraverso l’introduzione di strumenti quali i gruppi di lavoro, la sperimentazione diretta da parte dei lavoratori di soluzioni ipotizzate, la formazione “attiva” ed una corretta gestione delle comunicazioni che consenta un’agevole analisi delle situazioni pericolose, degli incidenti e dei quasi – infortuni.

Importante anche la disponibilità di procedure di negoziazione tra lavoratori, RLS e Datore di Lavoro.

Modalità e strumenti operativi per la consultazione e la partecipazione attiva

Quali modalità operative, quali strumenti introdurre per una efficace consultazione e partecipazione attiva del RLS al processo di valutazione del rischio e conseguente elaborazione del documento?

Quali modalità operative per il coinvolgimento dei lavoratori?

La consultazione del RLS rappresenta una parte rilevante nella gestione della salute e della sicurezza.

Non sempre il Datore di Lavoro, i Dirigenti, il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) hanno soluzioni per ogni situazione mentre il RLS, unitamente ai lavoratori, possiede conoscenze approfondite relative alla modalità quotidiana di svolgimento di un’attività. Per cui indagare dettagliatamente un’attività attraverso il RLS si traduce nell’identificazione dei reali fattori di rischio e nella conseguente definizione di scelte appropriate.

La partecipazione attiva non si limita però alla consultazione, ma prevede che il RLS sia coinvolto nei processi decisionali.

La check list per garantire la partecipazione attiva

La check list che segue è una linea guida ed efficace strumento operativo per garantire la partecipazione attiva del RLS al processo di valutazione del rischio. Il metodo trae spunto dalle indicazioni dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA).

1. Il RLS può svolgere efficacemente il proprio incarico, ovvero:

  • Il RLS può accedere a tutte le informazioni pertinenti?
  • Il RLS ha una formazione adeguata sui principi della prevenzione e dell’applicazione delle norme di salute e sicurezza sul lavoro (la formazione deve comprendere quella di base cogente ma possibilmente anche formazione ulteriore)?
  • Il RLS riceve un’assistenza completa di tipo amministrativo nello svolgimento delle proprie funzioni?
  • Al RLS è consentito richiedere permessi di lavoro retribuiti per discutere alcune questioni e fornire riscontri ai lavoratori che rappresenta?

2. La procedura di identificazione dei pericoli e di valutazione del rischio prevede, oltre che la cogente consultazione, anche la partecipazione attiva del RLS? La partecipazione attiva del RLS è documentata in una procedura dedicata?

La procedura di identificazione dei pericoli e di valutazione del rischio deve prevedere la modalità con la quale il RLS è consultato e coinvolto nel processo decisionale. La procedura deve indicare gli argomenti di consultazione ovvero gli interventi sul sistema di prevenzione e protezione, la designazione dei lavoratori responsabili della salute e della sicurezza, delle emergenze, la pianificazione della formazione in materia di salute e sicurezza, le modalità di introduzione di nuovi macchinari/apparecchiature e/o tecnologie.

La procedura relativa alla partecipazione attiva deve indicare gli strumenti operativi utilizzati tra i quali:

  • Gruppi di lavoro:  Un gruppo di lavoro è costituito con l’obiettivo di affrontare un problema specifico. Al gruppo di lavoro partecipa, con l’eventuale supervisione e coordinamento del RSPP, il RLS e/o un insieme omogeneo di lavoratori la cui mansione è pertinente l’argomento trattato. Il gruppo decide in merito al problema con una pianificazione delle azioni e delle misure necessarie per la rimozione e/o riduzione a livelli accettabili dello stesso (prescrizioni, regole, procedure, formazione, dispositivi di protezione individuale). La decisione del gruppo è parte integrante del Documento di Valutazione del rischio (al gruppo può essere attribuito il termine di “gruppo decisionale” anche per rinforzare “psicologicamente” i partecipanti). Ovviamente la decisione deve essere sempre confermata dal Datore di Lavoro che rimane l’unico responsabile della valutazione dei rischi. Il coinvolgimento del personale addetto a mansioni pertinenti garantisce che il risultato ottenuto abbia “acquisito” l’esperienza del gruppo e aumenta notevolmente le probabilità che i lavoratori rispettino le prescrizioni stabilite.
  • Test o prove sul campo:  Il RLS e i lavoratori sono coinvolti nello sperimentare o testare direttamente delle soluzioni. Sono pianificati il periodo di prova e i criteri rispetto ai quali la prova possa essere considerata positiva. La soluzione è quindi integrata definitivamente nel Documento di Valutazione del Rischio, sempre dopo conferma del Datore di Lavoro.
  • Formazione “attiva”: La formazione “attiva” è erogata direttamente dal Datore di Lavoro, attraverso il RSPP, con ampia considerazione della realtà aziendale e con la possibilità per i lavoratori di discutere ed esprimere le proprie opinioni in merito alle questioni affrontate. A seguito degli incontri di formazione, con la partecipazione pianificata del RLS, sono gestite le informazioni raccolte e inserite nel processo decisionale.

3. La comunicazione con RLS e lavoratori è gestita con apposita procedura?

RLS e lavoratori devono essere opportunamente e tempestivamente informati. I canali di comunicazione sono sia formali che informali; devono in ogni caso essere privilegiati i canali formali che in particolare devono consentire ai lavoratori di fare proposte ma anche e soprattutto di ottenere feedback che diano loro confidenza della presa in carico da parte dell’azienda delle loro segnalazioni.

I canali comprendono discussioni/riunioni di “reparto” fra dirigenti, lavoratori, riunioni informative, rete intranet dell’organizzazione, indagini, sistemi di suggerimenti (tipo cassetta dei suggerimenti), la newsletter del personale ecc. Gli argomenti è opportuno che siano ad ampio raggio includendo anche temi quali l’organizzazione del lavoro, i processi di produzione e conseguenti metodi, procedure e prescrizioni.

4. I controlli sul sistema salute e sicurezza sul lavoro comprendono la partecipazione attiva del RLS oltre che del management?

Nella procedura dei controlli prevedere verifiche periodiche a cura del RLS, sia legate alla corretta applicazione delle prescrizioni (ad esempio corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale) ma anche all’adeguatezza delle prescrizioni stesse (ad esempio: i dispositivi di protezione individuale in uso sono adeguati?). I controlli devono essere registrati.

5. La segnalazione delle situazioni pericolose, dei quasi – incidenti e degli incidenti è gestita con apposita procedura? Il RLS è pienamente coinvolto nelle indagini condotte in caso di infortunio?

RLS e lavoratori dispongono di una modalità codificata per segnalare le situazioni pericolose, i quasi – incidenti e gli incidenti? Soprattutto, a seguito di una segnalazione, sono coinvolti nel processo di analisi della stessa?

6. Il RLS ha capacità di negoziazione al fine di ricercare soluzioni consensuali tra lavoratori e Datore di Lavoro in caso di conflitti?

Opportuno disporre di procedure di negoziazione. Affinché la negoziazione sia efficace è necessaria formazione specifica sia del RLS che dei dirigenti.

Comments are closed.